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U camejuzzu i focu

U camejuzzu i focu è un cammello costruito con legno e, in alcuni casi, cartapesta, riempito di fuochi d’artificio. La sua origine è legata alla definitiva cacciata dei Saraceni che dominarono la Calabria per secoli. Si racconta che questo popolo soleva riscuotere i tributi girando per le vie cittadine in sella a un cammello. U camejuzzu, quindi, è un modo per farsi beffe dell’antico nemico. Questa tradizione è molto forte soprattutto nel territorio vibonese, tanto che questo spettacolo viene spesso offerto in occasione di una sagra o di una festa di paese. Il rito viene utilizzato come spettacolo finale nelle feste. Un uomo si carica il cammello sulle spalle, viene accesso e inizia una danza frenetica accompagnata da un turbinio di luci, colori e botti, al ritmo di tamburi o di tarantelle. Lo spettacolo si esaurisce, poi, con l’accensione della girandola colorata posta sulla coda del cammello.