Home » Arte e Cultura » Chiese e Santuari » Renoir, Capistrano e i magnifici affreschi

Renoir, Capistrano e i magnifici affreschi

Nel 1881 Renoir intraprende un viaggio in Italia e, da quanto si evince dalle sue memorie dettate al figlio poco prima di morire, si trovò in un piccolo villaggio calabrese immerso negli ulivi e lì ebbe anche l’occasione di dipingere alcuni affreschi in una chiesetta. A tal proposito molti in paese raccontano che i loro nonni o le loro nonne ricordavano un certo pittore francese che loro chiamavano Signor Renuà.

renoir capistranoQuesti affreschi sono tornati alla luce solo poco tempo fa, quando, cioè, venne restaurata la Chiesa di San Nicola di Myra e sono tuttora fruibili al pubblico. Tuttavia sull’attribuzione degli affreschi al famoso pittore francese ci sono ancora molti dubbi, gli storici d’arte non si sono sbilanciati sottolineando il fatto che la tecnica usata negli affreschi sia stata usata da Renoir solo in un’altra occasione, la decorazione della parete del caffè in rue Dauphine a Parigi, mentre per tutta la restante parte della sua attività artistica, egli non si discostò mai dallo stile impressionista. L’ultima opinione espressa in merito è quella di Mario Guarna, filosofo appassionato di pittura, che si dice assolutamente certo della loro attribuzione al pittore francese. L’autore propone una minuziosa analisi storica e artistica e propone un confronto con altre opere di Renoir sottolineando le indiscutibili similitudini. In conclusione Capistrano non solo possiederebbe tre opere di uno dei più grandi pittori francesi ma anche realizzate con uno stile che non è quello solito di Renoir.